Ben trovato in questa nuova lezione della nostra Growth Hacking Academy!

Se sei giunto fino a qui, saprai che il tema di questa lezione sarà: Growth Hacking per Startup.

Ricapitolando brevemente quello che abbiamo detto nelle lezioni precedenti della Growth Hacking Academy, il Growth Hacking è un approccio al marketing innovativo, fatto di test su varie strategie per arrivare a delineare quella vincente! Ogni tipologia di business avrà quindi bisogno di trovare la strada più indicata, ricordando che le stesse strategie non funzionano per qualsiasi tipo di attività.

Ma chi utilizza il Growth Hacking? In realtà non esiste un utente o un’azienda specifica che utilizza il Growth Hacking, può essere utilizzato da diversi tipi di realtà, a partire da una startup fino ad una multinazionale (molto famoso è l’esempio di Coca Cola).

Oggi ci concentreremo sul Growth Hacking per Startup. Capiremo insieme cos’è una startup, quindi cosa vuol dire fare startup e che rapporti ha con il Growth Hacking.

Cominciamo!

 

Ti serve una lista dei tool per fare Growth Hacking?

Hai bisogno di tool per far crescere il tuo business? Vuoi utilizzare il Growth Hacking per i tuoi clienti e vuoi capire che tool hai a disposizione? Nessun problema, ti diamo noi la lista completa. GRATIS!

 

Growth Hacking per startup

In questa prima parte vi vogliamo dare informazioni su cos’è una startup e cosa significa fare startup.

Poi ci addentreremo e vi spiefheremo il rapporto tra startup e Growth Hacking.

Iniziamo!

 

Cos’è una startup?

Prima di parlare del Growth Hacking per Startup, dobbiamo capire bene cos’è una Startup.

Procediamo quindi passo per passo.

Cos’è una startup? Una startup è l’ideazione di un nuovo business. Creare una startup, una nuova attività presuppone che ci sia una persona che abbia voglia e finanze per mettersi in proprio, oltre a collaboratori capaci di dare il loro contributo (che sappiano lavorare in quel settore).

La startup è un’insieme di persone che cerca di trovare un modello di business che porti profitto, che sia scalabile, che sia interessante e che sia possibilmente unico.

E’ necessario quindi che il futuro imprenditore abbia capacità strategiche e che conosca bene il mercato, che sappia affrontare i problemi del caso e che sappia trovare soluzioni. Bisogna quindi avere un’attitudine manageriale, avere l’idea giusta che possa funzionare, predisporre un piano d’azione, saper accettare i cambiamenti per potersi evolvere, analizzare lo scenario del mercato, saper misurare i risultati delle azioni che si svolgono e ottimizzare le attività al fine di ottenere risultati a livello economico.

Creare una startup non è così semplice: non basta l’idea se non hai persone che ti aiutano (collaboratori), se non hai le giuste capacità ed attitudini, se non ti sai organizzare bene e non pianifichi strategie.

La start-up è una struttura in fase di definizione!

 

Chi può avviare una start up?

In realtà la startup la si può avviare in autonomia, anche se forse per inesperienza è meglio fare affidamento e rivolgersi quindi a qualcuno di più esperto nel settore che possa aiutarti a concretizzare quello che hai in mente.

Potresti rivolgerti a un commercialista, coinvolgere persone che si impegnino per un determinato periodo e che ti aiutino a far partire la tua attività, persone che riescano a darti un’idea su quali costi dovrai affrontare e che ti aiuti a delineare meglio il lavoro e le tempistiche.

Esistono anche delle figure che prendono il nome di incubatori d’impresa, che forniscono supporto, conoscenze, e insomma ti aiutano nella fase di sviluppo della tua impresa.

Il consiglio è comunque quello di andarci cauti, rimanendo molto attenti e lucidi sulle azioni da compiere. C’è infatti la possibilità di commettere molti errori dettati magari dalla poca esperienza o dal fatto di non avere fatto tutte le analisi del caso anticipatamente. Errori che potrebbero portare ad una cospicua perdita di denaro, anche se è vero che è possibile recuperare budget tramite finanziamenti per startup e agevolazioni.

E’ ora più chiaro cosa si intende per start up? Benissimo! Vediamo ora come si può fare Growth Hacking per startup.

 

growth hacking per startup

Free image from Pixabay

 

Come è nato il Growth Hacking per startup?

Sean Ellis (il fondatore del Growth Hacking), aiutava le startup e le aziende a raggiungere i risultati aziendali prefissati e come obiettivo principale aveva quello di far crescere l’azienda.

Le aziende (anche quelle in fase di avvio) lo ricercavano molto, perchè utilizzava un approccio al marketing diverso per riuscire ad ottenere i risultati.

Sean non utilizzava nè il marketing tradizionale nè il solo digital marketing (che utilizzavano invece tutte le agenzie), ma aveva qualcosa di diverso, un approccio unico, utilizzava tecniche nuove.

Per questo c’era il bisogno di assegnare a questo metodo un nome che lo caratterizzasse: Growth Hacking.

Growth Hacking Marketing significa Marketing della Crescita. Il Growth Hacking Marketing è proprio questo: utilizzare più strumenti, provare più strategie per raggiungere una crescita reale del business. E’ importantissima quindi l’analisi dei risultati ottenuti per ogni strategia attuata e l’ottimizzazione della stessa.

 

Growth Hacking e startup: il collegamento perfetto

Le startup ricorrono sempre più a questo modo di fare marketing.

C’è davvero tantissima richiesta in tutto il mondo di Growth Hacking e sai perchè? Perchè le startup hanno estremo bisogno di crescita rapida, e soltanto con un aumento considerevole in termini di utenze e di guadagno hanno la possibilità di andare avanti con la loro attività.

Ed è qui che entra in azione il lavoro del Growth Hacker, che mette tutto sè stesso, le sue conoscenze, le sue capacità, la sua esperienza, la sua creatività all’interno di questo business e a disposizione di esso, provando qualsiasi strada percorribile purchè si arrivi a una crescita visibile e misurabile.

Il Growth Hacker è un professionista che non si ferma finchè non ha trovato e perseguito la strada della crescita. Per il Growth Hacker l’obiettivo è sempre e solo quello: la crescita del business.

E’ una figura molto molto importante ed interessante, direi ormai una figura fondamentale e indispensabile sia adesso che peri i prossimi anni!

 

Ti serve una lista dei tool per fare Growth Hacking?

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Growth Hacking per start-up: l’importanza del budget

Perchè le startup scelgono di avvalersi di un Growth Hacker professionista?

Oltre a quello che già abbiamo detto, ossia perchè il Growth Hacking è focalizzato sulla crescita, c’è anche una questione di budget. Le start up, solitamente, non hanno molto budget a disposizione e per questo preferiscono spenderlo per un approccio nuovo che si basa su test e risultati, invece che spenderlo nel marketing tradizionale che costa molto e molto spesso non da la possibilità di avere risultati misurabili.

Grazie al Growth Hacking si ottimizza tutto il lavoro e si giunge prima a una soluzione efficace e profittevole. Una startup è più predisposta a fare piccoli investimenti per testare quale sarà la strategia vincente sulla quale poi investire una somma più alta. Ciò che è importante per la startup è inizialmente mettersi nelle condizioni di poter acquisire clienti e di poter ricevere dei feedback dagli utenti per capire come ottimizzare il prodotto che sta offrendo.

 

Growth Hacking per le startup: casi di successo

Il Growth Hacking è indispensabile e lo è stato per molte startup.

Il fatto che il Growth Hacking sia un approccio che intersechi queste cinque componenti: analisi dei dati, digital marketing, sviluppo del prodotto, creatività e esperimenti continui, fà sì che venga valutato un servizio di valore e necessario, anche e soprattutto per le start-up che hanno bisogno di ottimizzare tempo, risorse, personale cercando di ottenere più risultati possibili nel minor tempo possibile.

Ecco alcuni casi di successo da cui prendere spunto per la tua strategia di Growth Havking.

 

Il caso di Spotify

 

grotwh hacking per start-up

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Spotify è un servizio di streaming musicale nato per combattere la pirateria.

I fondatori di Spotify sono stati bravi nel dare la possibilità di personalizzare la musica a seconda dei gusti del singolo utente: grazie all’intelligenza artificiale l’app riconosce i gusti degli utenti e gli vengono suggeriti i brani simili per qualche aspetto.

Spotify registra 100 milioni di utenti ed ha avuto questo successo, oltre che per la personalizzazione, anche per aver effettuato un lancio graduale dell’app.

Hanno per avere creato molta attesa negli utenti per l’arrivo dell’app, che era già uscita e diffusa in Europa ma in America ancora no, e per la possibilità di condivisione grazie a un accordo con Facebook.

Spotify è ritenuta  l’app musicale migliore al mondo, e questo sicuramente è dovuto anche al marketing che è stato fatto.

 

WhatsApp e il Growth Hacking

 

startup e growth hacking

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L’applicazione di cui stiamo parlando è WhatApp: un’app, anche Web, di messaggistica istantanea che in questi anni ha spopolato.

Qual’è stata la chiave di successo di Whatsapp?

WhatsApp ha saputo indagare su quello che gli utenti avrebbero voluto fare con il loro Smartphone. Il successo è stato creare un prodotto funzionale ai bisogni degli utenti, sono state implementate molte funzionalità e servizi funzionali a quello che gli utenti avrebbero voluto.

Grazie al passaparola ha riscosso ottimo successo e ora vive insieme a noi, tutti i giorni!

 

Growth Hacking esempio: Netflix

 

cos è una startup

Free image from Pixabay

 

Netflix consente di guardare film on demand attualmente, mentre in precedenza era una società che noleggiava DVD.

Qual’è stato il fattore che ha reso popolare questa piattaforma?

L’approccio è stato geniale: Netflix è riuscita a sensibilizzare gli utenti senza spendere soldi in pubblicità. Quello che è stato fatto è aver utilizzato un approccio umano, dove si parlava sui forum online e nelle community interessate ai DVD e dove è stato pianificato un lancio soft proprio in quel modo.

Questo approccio utilizzato è diventato virale e la società ha evaso 100 mila ordini nei primi mesi. Nessun esborso economico, ma semplicemente una buona mente che ha trovato una strategia vincente e adatta.

Questo è il Growth Hacking per le Startup!

 

Se vuoi scoprire altri casi di successo ti consigliamo di leggere questa lezione della nostra Academy:

Growth Hacking esempi

 

Conclusione

Growth Hacking per startup:  in questa lezione ti sei addentrato nel mondo delle start-up!

Come abbiamo visto per le start up è importante appoggiarsi ai Growth Hacker che, come avrai capito, proveranno molte strategie per trovare la soluzione ottimale per un determinato business!

Fare Growth Hacking per Startup è sicuramente stimolante ma non sarà semplice e soprattutto non equivale a fare marketing tradizionale!

I Growth Hackers sono a volte folli, cercano soluzioni a cui altri non penserebbero mai, anche per questo hanno un valore aggiunto!

Rimani aggiornato con le lezioni della tua Growth Hacking Academy preferita!

 

Vuoi una consulenza per far crescere il tuo business? Contattaci! Grazie al Growth Hacking studieremo e implementeremo la migliore strategia per raggiungere il tuo obiettivo.

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