Di cosa parliamo in questa lezione?
L’articolo che stai per leggere sul redirect 301 non è uno dei più facili della nostra SEO Academy. Contiene infatti termini e concetti che un esperto SEO conosce bene perché li utilizza tutti i giorni, ma chi non è del mestiere potrebbe fare fatica a capire alcune parti del testo.
Per questo motivo abbiamo cercato di semplificare al massimo la lettura e renderla più chiara possibile.
Sei pronto? Iniziamo!
Redirect 301: che cos’è?
Il redirect 301 è il processo di inoltro di un URL ad un URL diverso. Si tratta quindi di un reindirizzamento di un url verso un altro, di una pagina web verso un’altra.
Facciamo un esempio concreto: abbiamo un url “www.miosito.com/prova1” che tramite un redirect 301 reindirizziamo verso l’url “www.miosito.com/prova2”.
Questo significa che la prima pagina (prova1) è stata reindirizzata verso la seconda pagina (prova2). Quindi se un qualsiasi utente cliccherà sul’url “www.miosito.com/prova1” verrà automaticamente trasportato su “www.miosito.com/prova2”.
Quali tipi di redirect esistono?
Esistono tre tipi principali di reindirizzamenti: 301, 302, 307 più il meta refresh.
Un reindirizzamento è un modo per inviare sia gli utenti che i motori di ricerca ad un URL diverso da quello originariamente richiesto.
Di seguito sono riportate le descrizioni di alcuni dei tipi di reindirizzamento comunemente utilizzati.
- 301: un redirect 301, chiamato anche codice di errore o errore 301, è un reindirizzamento permanente che passa tra il 90-99% del suo collegamento alla pagina reindirizzata.
- 302: internet funziona su un protocollo chiamato Hyper Text Transfer Protocol (HTTP) che stabilisce come funzionano gli URL. Ha due versioni principali, 1.0 e 1.1. Nella prima versione, 302 faceva riferimento al codice di stato “Spostato temporaneamente”. Questo è stato modificato nella versione 1.1 per indicare “Trovato (found)”.
- Un reindirizzamento 307 è il successore HTTP 1.1 del reindirizzamento 302. Generalmente è meglio usare un redirect 302 per il contenuto che è stato temporaneamente spostato.
- Meta refresh: i meta refresh sono un tipo di reindirizzamento eseguito a livello di pagina piuttosto che a livello di server. Di solito sono più lenti e non sono una tecnica SEO raccomandata. Sono più comunemente associati a un conto alla rovescia di cinque secondi con il testo “Se non si viene reindirizzati in cinque secondi, fare clic qui”.
Quando si utilizza il Redirect 301?
Dopo aver capito che cos’è il redirect 301 (e tutti gli altri, che fanno parte degli http errorcodes) vediamo nello specifico quando utilizzarlo!
Si utilizza prevalentemente in occasione di spostamento, creazione o restyling di un sito web.
In queste situazioni è infatti comune modificare la struttura degli url delle pagine ed è quindi necessario gestire queste modifiche attraverso i redirect delle vecchie url verso quelle nuove.
Redirect 301: come funziona?
Come abbiamo visto sopra, è prassi comune reindirizzare un URL ad un altro e quando si esegue questa operazione, è fondamentale osservare le migliori pratiche al fine di mantenere il valore SEO e la page authority che si è guadagnato nei mesi o negli anni.
Il redirect 301 è uno stretto amico della SEO!
Il redirect 301 indica ai motori di ricerca che la pagina è stata spostata in modo permanente. I motori di ricerca interpretano questo per indicare che non solo la pagina ha cambiato posizione, ma che il contenuto, o una versione aggiornata di esso, può essere trovato nel nuovo URL.
E attribuiranno al nuovo url la storia SEO del vecchio url. Come detto non perderai quindi il lavoro SEO che hai fatto.
Tieni presente che quando si sposta una pagina da un URL a un altro, i motori di ricerca impiegheranno del tempo per scoprire il redirect 301, riconoscerlo e attribuire alla nuova pagina le classifiche e la fiducia del suo predecessore.
Questo processo può essere più lungo se gli spider dei motori di ricerca visitano raramente la pagina Web specificata o se il nuovo URL non viene risolto correttamente.
Uno dei metodi per velocizzare questa pratica è pubblicare le sitemap aggiornate.
Avrete quindi sicuramente capito quanto sia importante fare questa operazione di redirect 301 dal punto di vista SEO, per evitare che un utente arrivi ad una pagina di errore 404 e per non perdere l’indicizzazione e la page authority che il sito (o meglio la pagina web) ha guadagnato nel corso del tempo.
Alcuni strumenti utili per effettuare il redirect 301
- Se avete un sito realizzato con WordPress avete un plugin che vi aiuterà moltissimo per effettuare redirect 301 senza difficoltà.
Si tratta del plugin Redirection (sito ufficiale). Questo plugin permette di inserire molto facilmente l’url di partenza e quello di arrivo ed effettuare il redirect.
- Uno strumento che si rivela utile dopo aver effettuato i redirect è Google Search Console (sito ufficiale). Grazie a questo tool gratuito di Google, potrai caricare le nuove sitemap segnalando quindi a Google la nuova struttura di url.
Conclusione
In questo articolo ti abbiamo spiegato cos’è e come si effettua un redirect 301. Nelle prossime lezioni della SEO Academy metteremo il focus su altri aspetti fondamentali della SEO.
Stay tuned!
Se ti serve aiuto per decidere la struttura degli url del sito, per creare dei redirect 301 o per effettuare qualsiasi operazione di ottimizzazione SEO sul tuo sito web, blog o ecommerce contattaci.
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Grandi!Articolo molto interessante complimenti!
Grazie mille Michele. Se avessi qualsiasi dubbio o domanda sulla SEO e volessi una lezione dedicata all’argomento sulla SEO Academy non esitare a dircelo. Siamo sempre alla ricerca di nuovi argomenti interessanti da trattare!
Ciao Claudio e grazie per le risorse che metti a disposizione.
Ho un piccolo blog sportivo e mi trovo spesso a dover scrivere contenuti inerenti lo stesso argomento.
Come posso gestire questa ridondanza con articoli dello stesso genere e molte volte, con keywords correlate ripetute in diverse pagine?
Considera che scrivo circa 80 articoli al mese e il target delle discussioni gira sempre attorno lo stesso tema, quindi non è facile generare in continuazione key nuove ed evitare il ripetere di certi argomenti.
Spero di ricevere un tuo consiglio in merito.
Grazie
P.S. Ho lasciato anche l’url del mio blog
Ciao Giuliano,
grazie!
Avendo un numero così alto di articoli, ed essendo contenuti sempre attuali, il tuo blog si configura più come un giornale online che un semplice blog.
In queste situazioni quindi la ricerca keyword non è molto importante ed è normale che le keyword siano ripetute in vari articoli.
Essendo articoli attuali, hanno una durata molto breve. Per questo non c’è il rischio di duplicazione di contenuti tra articoli diversi. L’unico rischio di contenuti duplicati può esserci se lo stesso articolo è inserito in categorie diverse. A quel punto è necessario utilizzare un canonical.
Approfondimento:
https://euwebagency.com/academy/contenuti-duplicati-rel-canonical/
Le cose importanti da valutare quando si lavora su un sito di news sono:
– collegare gli articoli tra di loro con una corretta strategia di link interni;
– cercare di produrre anche articoli evergreen, quindi articoli che non siano su cose attuali, ma che che ottengano interesse nel tempo;
– cercare di produrre articoli con più di 500 parole;
– ottimizzare la velocità soprattutto su mobile (utilizzando AMP).
Ultima cosa è cercare di essere inclusi in Google News:
– linee guida sui contenuti
https://support.google.com/news/producer/answer/6204050
– linee guida tecniche
https://support.google.com/news/publisher-center/answer/7526037
– chiedere l’inclusione
https://support.google.com/news/publisher-center/answer/7526416
Spero ti sia di aiuto.
Ciao,
Claudio