Di cosa parliamo in questa lezione?
Cosa sono i contenuti duplicati?
I contenuti duplicati sono pagine, articoli o prodotti di un sito, che presentano al loro interno dei contenuti uguali ad un’altra pagina, articolo o prodotto.
In molti pensano che la duplicazione di contenuti sia solo ricopiare i testi di altri siti. In realtà la maggior parte di penalizzazioni Google a causa di contenuti duplicati, si ha per contenuti duplicati all’interno del proprio sito.
Se ci pensiamo bene infatti, tutte le pagine del nostro sito hanno lo stesso menu, lo stesso footer, la stessa barra laterale. Quindi tutte le pagine del tue sito hanno una buona dose di contenuti duplicati.
E’ vero che Google riesce a valutare e dare più o meno importanza alla varie parti della pagina, ma una percentuale di contenuto duplicato lo si trova in tutte le pagine del tuo sito. Ad esempio parlando di duplicazione di contenuti, Google da molta meno importanza (percentualmente) a quello che c’è scritto nel footer, rispetto a quello che c’è nella testo.
Un esempio di contenuto duplicato: ecommerce
Casi di contenuto duplicato si vedono molto spesso ad esempio negli ecommerce (vai alla lezione SEO ecommerce).
Pensiamo ad esempio ad un ipotetico ecommerce che vende scarpe Converse All Star. E pensiamo a quanti colori di All Star esistono… moltissimi.
All’interno di questo ipotetico ecommerce si potrà quindi trovare il modello “Chuck” di colore rosso, blu, giallo, nero, bianco, panna,…
Ci saranno quindi una serie di prodotti (Converse All Star modello Chuck) caricati sull’ecommerce che avranno la stessa identica descrizione (in quanto il modello è identico), lo stesso numero di scarpa, lo stesso prezzo, lo stesso menu, lo stesso footer, le stesse barre laterali, ecc… L’unica differenziazione è il colore.
Come potrete capire in questo caso siamo al 100% in una situazione di duplicazione di contenuti all’interno del tuo sito.
SEO e penalizzazioni Google per contenuti duplicati
Il contenuto duplicato è un argomento molto importante per la SEO.
Quando gli spider dei motori di ricerca effettuano una scansione degli url del tuo sito e trovano contenuti duplicati, si attivano per darti una penalizzazione.
Cosa potrebbe succedere:
- se il crawler trova una pagina con contenuto duplicato ti penalizza il posizionamento della pagina;
- se il crawler trova molte pagine con contenuto duplicato, penalizza il posizionamento dell’intero sito.
Per questi motivi è importantissimo evitare di duplicare i contenuti.
Come evitare il contenuto duplicato: crea contenuti unici e non copiare
La prima soluzione che ti propongo per evitare la duplicazione di contenuti è anche quella più scontata.
Dall’inizio dei tempi Google ci ha sempre detto “Content is King”. Quindi il contenuto della pagina è la cosa più importante per il posizionamento.
Il contenuto deve essere informativo, deve rispondere ad una esigenza dell’utente che effettua una ricerca su Google, ma soprattutto deve essere unico.
Quindi copiare un contenuto di un’altra pagina, ad esempio di un concorrente, non va bene! Se lo fai sarai penalizzato.
E’ vero che praticamente è già stato scritto tutto su tutto, quindi se parli di un argomento che è già stato trattato qualcosa di simile ci sarà.
Google non ti penalizza se all’interno della tua pagina, articolo, prodotto, c’è una parte simile a quella di un altro sito. Google valuta la duplicazione di contenuti in percentuale. Quindi se tu hai il 20% di contenuto duplicato, vuol dire che hai l’80% di contenuto unico. Per questo non ti penalizzerà. Come saprai Google non da informazioni sull’algoritmo, quindi non sappiamo qual è il livello di percentuale oltre al quale Google considera il contenuto duplicato.
Alcuni consigli per non copiare i contenuti:
- fai una ricerca su Google scrivendo la keyword per la quale vuoi scrivere ad esempio un articolo:
- apri i primi 10 risultati di ricerca;
- analizza una per una le pagine che Google ti ha proposto e prendi spunto per capire gli argomenti da trattare e cerca di crearti una struttura a paragrafi;
- copia le parti che ti interessano, ma cambia completamente il modo di scriverli. Google infatti non può capire il senso di un discorso, ma valuta le parole scritte. Quindi ad esempio se scrivi “ci siamo fatti una birretta”, oppure “abbiamo bevuto una birra”, stai dicendo la stessa cosa ma per Google sono 2 frasi completamente diverse.
Ecco una domanda che molto spesso mi fanno: se traduci alla lettera in lingua italiana un contenuto scritto in inglese è contenuto duplicato?
No. Come abbiamo scritto sopra Google non capisce il senso del testo, ma legge le parole (è vero che ha imparato a capire meglio le long tail e quindi associarle per gruppo sematico, ma siamo ancora lontani da capire il senso di un testo). Quindi se scrivo “Red shoes” o “Scarpe rosse” per Google sono 2 cose al 100% diverse.
Duplicazione di contenuti e Rel Canonical
Un metodo più “tecnico” per evitare di duplicare i contenuti è l’utilizzo del Rel Canonical.
Che cos’è il Tag Rel Canonical?
Innanzitutto di dico che il rel canonical è un tag.
Un rel canonical è un modo per dire ai motori di ricerca che un url specifico (quindi una tua pagina, articolo, o prodotto) rappresenta la copia di una pagina una “pagina principale”.
L’uso del tag canonico risolve problemi causati da contenuti identici o “duplicati”.
In pratica, il tag rel canonical (rel=canonical) indica ai motori di ricerca la versione di url è per te importante (potremmo dire la madre) e quali url sono i derivati (i figli).
Quindi ritornando all’esempio scritto sopra riguardante l’ecommerce che vende scarpe All star Chuck, tu potrai dire a Google che il prodotto per te principale è quello di colore rosso (indicato ad esempio con l’url www.sitoweb.com/chuck/rosso) e che gli altri url (ad esempio www.sitoweb.com/chuck/giallo oppure /verde, /bianco,ecc…) sono le pagine derivate. In questo modo eviterai la duplicazione di contenuti.
L’uso del canonical tag SEO ti aiuta a controllare i tuoi contenuti duplicati.
Rel Canonical: alcuni punti da considerare
I problemi di contenuto duplicato possono essere estremamente complicati, ma come abbiamo visto possono essere superati con la canonicalizzazione.
Di seguito alcune cose importanti da considerare quando si utilizza il tag canonico:
- I tag canonici possono essere autoreferenziali
Va bene se un rel canonical punta all’URL corrente. In altre parole, se gli URL X, Y e Z sono duplicati e X è la versione canonica, è corretto posizionare il tag rel canonical puntato su X sull’URL X.
Quindi sulla tua pagina importante, puoi mettere un rel canonical che punta alla tua stessa pagina importante. Può sembrare ovvio, ma è un punto comune di confusione.
- Canonicalizza proattivamente la tua home page
Dato che i duplicati della home page sono molto comuni e che le persone possono collegarsi alla tua homepage in molti modi (che non puoi controllare), di solito è una buona idea mettere un tag canonico sul modello della tua home page per prevenire problemi imprevisti.
- Verifica i tuoi tag canonici dinamici
A volte il codice errato fa sì che un sito scriva in automatico un tag canonico diverso per ogni versione dell’URL (togliendo completamente il senso del tag canonico). Assicurati di controllare con precisione i tuoi URL, in particolare sui siti di e-commerce e CMS.
- Evitare segnali misti
I motori di ricerca potrebbero evitare un tag canonico o interpretarlo in modo errato se invii segnali misti.
In altre parole, non canonizzare la pagina A sulla pagina B e poi la pagina B sulla pagina A.
Allo stesso modo, non canonizzare la pagina A sulla pagina B e poi fare un redirect 301 dalla pagina B alla pagina A.
Generalmente non è una buona idea incatenare tag canonici (A verso B, B verso C, C verso D), se puoi evitarlo. Invia segnali chiari o costringi i motori di ricerca a fare scelte sbagliate.
- Canonical tag nei duplicati interdominio
Se hai 2 siti tuoi che controlli, puoi utilizzare il tag canonico tra i 2 domini.
Diciamo che sei una casa editrice che pubblica spesso lo stesso articolo in una mezza dozzina di siti. L’uso del tag canonico focalizzerà il tuo potere di classifica su un solo sito.
Tieni presente che la canonicalizzazione impedirà la classifica dei siti non canonici, quindi assicurati che questo utilizzo corrisponda al tuo caso aziendale.
Tag canonici e redirect 301
Rel canonical e redirect 301 sono la stessa cosa? Assolutamente no.
Qual è la differenza tra rel canonical e redirect 301?
Come abbiamo visto il rel canonical dice a Google quale URL è quello per te importante senza eliminare quello meno importante.
Con il redirect 301 invece reindirizzi l’url che per te è meno importante, verso l’url più importante. Quindi se tu clicchi sull’url meno importante verrai trasferito sull’url importante.
Quindi semplificando di molto per farvi capire, anche se non è del tutto corretto, possiamo dire che il redirect 301 cancella l’url meno importante, mentre il rel canonical tiene tutti e 2 gli url segnalando a Google qual è quello più importante.
Una domanda SEO comune è se i tag canonici passano il link Juice (PageRank, Authority, ecc.) come i reindirizzamenti 301.
Dai test fatti sembrerebbe di sì.
Alcuni strumenti utili per la canonicalizzazione
Ci sono vari strumenti che ti possono aiutare se hai bisogno di effettuare operazioni di canonicalizzazione.
- Se il tuo sito è stato realizzato con CMS WordPress puoi utilizzare un plugin che si chiama Yoast SEO (sito ufficiale).
Tra le operazione avanzate c’è un campo per inserire l’url della pagina principale per effettuare la canonicalizzazione.
- Uno strumento utile per cercare contenuti duplicati è invece Google Search Console (sito ufficiale).
Puoi fare delle ricerche sulle pagine per capire se hanno perso molto e in poco tempo. Se trovi una situazione del genere è molto probabile che sei stato penalizzato per duplicazione di contenuti.
Conclusione
In questo articolo hai quindi capito che cos’è la posizione zero di Google, come arrivarci, che vantaggi porta e che tools utilizzare per aiutarti a raggiungerla. Sei quindi pronto per portare il tuo sito alla vera prima posizione su Google.
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